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Intervista a Marco Maisano

Conduttore di Piacere Maisano


Intervista effettuata dal team Italia Tour Virtuali



Ciao Marco, grazie per il prezioso contributo. Iniziamo con le domande



1) Cosa pensi in merito all'emergenza sanitaria Covid-19?


Naturalmente la colpa non è nostra, si potrebbe dire che alcune nazioni hanno gestito meglio e altre peggio, oltre che dal punto di vista sanitario soprattutto mediatico. Mi lascia perplesso come il focus della società si sia allontanato così in fretta dalla Cina e si sia spostato verso altre nazioni.


Penso che l’Italia abbia gestito abbastanza bene la situazione, la popolazione collaborativa e il governo ha fatto il massimo con i pochi strumenti a disposizione, sicuramente la colpa è della politica degli ultimi vent’anni.



2) Quali sono secondo te gli aspetti negativi e positivi?


Le cose negative sono il 90% mentre gli aspetti positivi sono le potenzialità di miglioramento, di restare più uniti e dare più valore a ciò, diventando delle persone sicuramente diverse da prima.



3) Di cosa ti stai occupando in questo periodo emergenziale?


Mi occupo principalmente di girare la nuova stagione di Piacere Maisano che partirà da Ottobre.



4) Segui attività solidali d’aiuto a favore della collettività?


Si sia con SKY che personalmente supportiamo la Protezione Civile.



5) Cosa pensi di questa ripartenza? Che consiglio ti senti di dare?


L’Italia è poco credibile nei mercati e quindi trova difficoltà. Il PIL in discesa, secondo le previsioni comporterà una diminuzione dei posti di lavoro, ma gli italiani hanno voglia di ripartire, lo spirito di ripartenza e d’inventiva che ci contraddistingue penso che sarà uno dei nostri punti di forza.


Sicuramente il settore turistico ha subito un colpo drastico, quindi penso che momentaneamente converrebbe puntare più sul turismo interno piuttosto che internazionale.


Il consiglio che sento di dare è che bisogna avere tanta cautela, non dobbiamo fare passi falsi. Non ci si può permettere un nuovo lockdown perché le basi economiche non lo consentono.



6) Come ti stai trovando a rimodulare la tua vita personale e professionale così velocemente?


A livello personale soprattutto inizialmente ho avuto molta paura, frustrazione, l’incertezza e la situazione in generale è stata dura da superare a livello psicologico. Mi piace vivere con ottimismo, pian piano le cose si stanno sistemando e si sistemeranno sempre più.


A livello professionale è aumentato il lavoro in smart working, il metodo perché l’utilizzo di mascherine, guanti, il fattore distanziamento sociale rende il tutto meno spontaneo, elemento per me molto importante perché tutto ciò che faccio, lo faccio in maniera spontanea essendo me stesso.



7) Cosa pensi della tecnologia innovativa in realtà virtuale (aumentata, mista e dei tour virtuali)?


Penso che la tecnologia sia sempre più fondamentali per tutelarci e crescere, cosi come la scienza, sono fattori essenziali per la nostra esistenza.


Ad esempio basti guardare come è stato più semplice identificare e tracciare il virus per capirne l’andamento e cercare strategie e soluzioni per contrastarlo.



8) Secondo te la tecnologia dovrebbe essere messa maggiormente a disposizione a beneficio della collettività?


Assolutamente si, bisognerebbe fare un piano di sviluppo di almeno trent’anni per capire la direzione e concentrare gli investimenti in tal senso.


Si dovrebbe pensare di più alle scuole, al lavoro, agli utilizzi intelligenti durante il tempo libero.


Ad esempio in Italia non tutti i comuni hanno internet, le famiglie e le attività produttive si trovano in forte difficoltà. Secondo me internet dovrebbe essere un bene gratuito per tutti.



9) Che consiglio finale senti di dare in generale?


Semplicemente di provare a rimanere ottimisti, bisogna crederci sempre e comunque.


Alla fine dalle crisi si può dedurre che le conseguenze potrebbero andare verso due direzioni, una sarebbe la risalita e l’altra invece crollare a picco. Naturalmente mi auguro che anche in questa occasione vada per la direzione ottimale, per il bene di tutti.


Bisogna puntare sull’innovazione tecnologica, sulla digitalizzazione in settori importanti come l’artigianato, l’agricoltura, il turismo, la cultura, il made in Italy, l’istruzione, compresa l’industria “intelligente” e tutto ciò che è un investimento “obiettivo e reale” per un futuro migliore.



Grazie Marco è stato un piacere, buon lavoro...


La solidarietà non si ferma, condividete il vostro materiale scrivendo a info@italiatourvirtuali.com

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